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Portfolio

Olivo Barbieri

Dolomites Project 2010

Olivo Barbieri racconta le montagne come architetture progettate, dove il rischio e il limite di sostenibilità è lo stesso che già nel 1986 spinse  Jean Baudrillard a scrivere “Ho cercato la catastrofe futura e passata del sociale nella geologia, in quel rivolgimento degli abissi testimoniato dagli spazi striati, dai rilievi di pietra e di sale,  dai canyon lungo i quali scendono i fiumi, fossili, da quello spostamento lento, abissale, remoto che è l’erosione, e la geologia, fin nella verticalità delle metropoli.”  I paesaggi marini, le grandi cascate, le montagne, i centri storici sono fragili  parchi a tema. L’intrattenimento ha virtualmente sostituito il sublime. Il vedutismo delle megalopoli può per dimensione e considerazione competere per importanza, nell’immaginario umano, con la natura. Le Dolomiti sono forme simboliche in movimento la cui storia è iniziata duecentocinquanta milioni di anni orsono, il materiale che le compone viene da abissi oceanici e ne ricorda il disegno, quasi una storia della terra capovolta.